Allen v Farrow : review della prima puntata

Il documentario comincia con Dylan “la grande accusatrice” , la figlia adottiva che da anni accusa Allen di averla molestata quando aveva 7 anni, in quella che sembra una casa enorme abbandonata nel bosco innevato, genere quella dove si svolge tutto “Misery non deve morire”, ma in tutta onesta, noi siamo tutti qua per sentire lei: MITICA MIA, e la sua version sulla grande plurima cornificazione

Mia ci racconta come ha conosciuto Allen (praticamente lui lha invitata ad una festa di capodanno, senza averla mai vista prima) e come lui fosse strano (inutile elencare i difetti di allen) ma come lei accettasse tutto perchè si sentiva fin troppo fortunata che una specie di gobbo di notre dame roscio volesse una delle piu grandi star degli anni 70

La Farrow mette in chiaro che lei era una madre devota chiusa in casa a sette mandate mentre Allen l’uomo piu’ obliquo del mondo, e ogni volta che lei provava a dire ad Allen “Caro, perchè stai facendo questa cosa?” lui le parlava contro come gli orchi delle fiabe, e lei si ritirava nelle sue stanze piangendo. Nonostante questo menage, i due sono durati 13 anni

poi un giorno ovviamente Mia trovo le famose foto di soon y: woody le lascia con nonchalance sul suo comodino (è anche stupido, oltre che…ogni cosa) e queste foto sono, bè, ,essendo woody il mostro che è, le foto piu porno – oscene che potreste mai vedere. “non le avrebbero neanche pubblicate su playboy!” esclama Mia.

Il documentario, nella sua prima parte, finisce piu o meno qua. ancora non ha colpi di scena, non ci sono vincitori ne vinti, tutti sembrano messi male allo stesso modo, ma la vera domanda è : perchè fare sta roba, é letteralmente come guardare uno che sta al bagno, e questo poi incomincia anche a parlarti

voto: 3

momento trash: il racconto di come mia e woody comunicavano facendosi i segnali con la luce da palazzo a palazzo