Prima di tutto, si: tda è un bel film, ben recitato, ma fruibile appieno soprattutto se sei un magna hot dog a stelle e striscie. Mi spiego meglio
è la storia vera del creatore di the room. the room è stato girato nel 2004 ed è noto come peggior film del mondo grazie alla sua recitazione ,sceneggiatura, addirittura messa in scena, dato che è girato un pò in pellicola un pò in hd.
ma james franco -attore e regista- non sembra essere interessato a facili risate dal re-enactement di scene come quella in cui il cd si intoppa e hanno continuato a girare uguale, no, jf, si concentra per la maggior parte del tempo su “accidenti, che mistero c’è dietro un uomo che presta una casa, ha dei soldi, ed è in generale amichevole?”
risposta? nessuno. Tutti , dalla vita al set, trattanto tommy wiseau (ideatore scrittore produttore e attore di the room) come un caso umano semplicemente perchè parla con un accento forte dell europa dell est e ha i capelli lunghi. la stragrande maggioranza del film è -senza saperlo- un monumento all’intrinseco razzismo di tutta la scena hollywoodiana, e la sequenza in cui tommy incontra judd apatow che lo manda a cagare parlandogli del mondo del cinema neanche stesse parlando di un simposio aristotelico (“solo uno su un milione ce la fa!”) è il clou di questo mini kkk.
il film inizia con greg sestero, un pessimo attore in una scuola di san francisco . Quando conosce Tommy ad un corso (inutile per entrambi) di recitazione ne è subito affascinato ed i due instaurano un amicizia. La prima mezz’ora del film -fino al trasferimento a los angeles- cerca di hintare che Tommy possa essere infatuato di greg, anche se nulla lo lascia presagire, a parte l’essere strambo (ma i gay sono strambi? No. E allora?) ; in effetti tra i due sembra molto più problematico Greg, che a 20 e passa anni vive ancora con la mamma e passa i pomeriggi a giocare con dei teenager ( però è bello e americano, quindi può)
una volta risolto questo climax “è gay o no?” con un bel “no” a cui aggiungerei anche un “chissenefrega! andiamo avanti!” inizia la parte del film-nel-film, devo dire in dannato ritardo rispetto alla tabella di marcia.
Greg e Tommy iniziano a scrivere uno script su due migliori amici e sulla ragazza di uno dei due che si invaghisce dell’altro (potrete immaginare chi di chi) , quindi a fare un casting, dei provini, etc. Tutta questa parte non é ne farsesca, nè seria (come potrebbe?) Ma quando si inizia a girare e vengono fuori i problemi con the room il film vero vengono fuori anche i miei problemi con the room il film che sto vedendo: possibile che nessuno si fosse reso conto della pecionarietà di un progetto che non ha manco un produttore? perchè reagiscono tutti stupiti o sviliti di fronte a scene da ripetere 30 volte, dal momento che sono girate da perfetti ignoranti del lavoro? le facce scioccate di costumisti e gaffer sono per me un altra grande finestra sull americano medio, sempre convinto di stare sul palco o di fare show o di star facendo “il momento della svolta”, quando è invece sul set di “the room” (ma quale room poi? quale?)
Per fare un paragone:è come se i macchinisti di “kiss me licia” il telefilm avessero scrollato la testa ad ogni scena senza senso, recitata approssimativamente o le costumiste degli abiti di cristina d’avena si fossero lamentato della qualità della stoffa

lo scenografo anche potrebbe aver avuto le sue rimostranze
in definitiva un buon film che dice più (e cose diverse) di quelle che vuole dire. Abbastanza divertente anche, e come non potrebbe.