Connect with us

A proposito di Brizzi, ricordiamo il “fantastico” Ho sposato una vegana

Trash

A proposito di Brizzi, ricordiamo il “fantastico” Ho sposato una vegana

Brizzi, in cuor mio, colpevole, lo è sempre stato. Di aver scritto uno dei libri più fallaci del secolo: l’incredibile “ho sposato una vegana”

Un libro che, se finisse ogni sua frase con “non è assurdo?” invece che con “dai, che cosa divertente” sarebbe anche un libro piacevole, ma che così invece diventa il tomo più impossibile del mondo

dunque “Ho sposato una Vegana” , un libro che se mai si farà un processo gli avvocati dovrebbero agitare in aula molto più di qualsiasi video o testimonianza, è il racconto , verbatim, del romanticissimo corteggiamento di Brizzi a Claudia Zanella, sua moglie da tre anni fino a pare pochi giorni fa.

L’insistenza di Brizzi nel corteggiare la Zanella nonostante da subito lei si mostri come una grandissima rompicoglioni capace di menare delle pippe stratosferiche per un cornetto  (perchè appunto, è vegana, anche se io direi più “è un essere con molto, moltissimo tempo libero che passa quindi le sue giornate a documentarsi su ogni genere di comploddo111 mondiale e che probabilmente dovrebbe vivere in un eremo  per poter campare veramente come dice lei, anche se pure nella grotta di Nazareth troverebbe delle pericolose chimicità che impediscono allo stomaco di stare bene”) proviene a suo dire dal fatto che la Zanella sia un essere micidialmente bello, tanto da aver partecipato anche al programma del noto vegano e interessato al futuro ambientale del mondo Donald Trump di Miss Universo (Classificandosi immagino malissimo)

Brizzi non demorde e quindi dopo aver accettato un invito a cena vegana a casa della zanella nella zona uber chic di monteverde vecchio conclusosi con un nulla di fatto perchè lui non porta il suo certificato medico – giuro, sto parafrasando ma giuro- e aver giurato di rinunciare a stracchino a carne a lasagne e a maritozzi con la panna che la zanella nonostante una vita a roma dice di non aver mai visto (altra cosa che chiunque troverebbe anticulturale e triste ma che invece il Brizzi trova divertente) , i due iniziano una frequentazione dove lui arranca dietro come Gigi la trottola e lei se la tira come l’unica donna rimasta al mondo. Ma questo è il minimo. Una sera ad esempio i due trovano una lucertola (…) semimorta e chiamano un veterinario. Alla risposta “signora, ma lei davvero sta chiamando per una lucertola? ma torni a dormire” la Zanella perde la pazienza e chiama il pover’uomo “specista”: anche qua, la scena se colorita da vari “ma porcatroia” sarebbe stata ineccepibile, il Brizzi invece trova tra il carino e il san franceschiano che la moglie faccia siddetti spettaccoli.

il collare con gli anni non si allarga e in men che non si dica Brizzi è anche spinto a levatacce alle 6 del mattino e saputo dell’arrivo di una figlia non viene neanche incluso nella scelta del nome che passa tutta in mano alla moglie once again(come tutta la sua vita)

in definitiva Ho sposato una vegana, nelle intenzioni a metà tra testamento d’amore e quel programma che facevano su mediaset con la canalis e de luigi (aveva un nome?) sulle piccole storture di un rapporto di coppia un pò complicato, sembra in realtà una di quelle biografie-testimonianze di chi ha passtao anni in cult, à la scientology o simili. Il problema che Brizzi non sembra vedere, perchè accecato dall’incredibile bontà d animo (?) della consorte, è che non c’è nessun motivo al mondo per cui chi è vegano debba assoggettare al suo desiderio anche il compagno o chiunque gli stia vicino, soprattutto se lui non sembra per niente interessato e continua per mesi a mangiare di nascosto pasta all’uovo ai funghi e company (si puo dire che tutta la trama è questa, tral’altro),in più è molto dubbio il fatto che il regista (l’ex regista?) pensa che della vicenda siano divertenti i suoi “relapse” nel mondo del cibo vero, dipingendosi come una sorta di alvaro vitali monelletto e dipingendo invece la zanella come la voce della ragione che ogni volta lo riporta a casa dalle cruditè e il saluto al sole all’alba e le chiamate negli hotel per sapere se fanno un certo tipo di riso sennò non andranno in vacanza con gli amici, spiace, quando invece è tutto l’opposto.E’ lui il normodotato e lei la risibile fanatica

Insomma, consigliatissimo .Aggiungo che Il progetto grafico rip-off dai libri della littizetto mi mette di un istantaneo malumore ogni volta che lo incrocio sugli scaffali di tutto a metà a prezzo.

 

11 Comments

More in Trash

Advertisement
To Top