Recensione: Il sole dell’avvenire

E’ assurdo da dirsi e pensarsi ma ormai più di 20 anni fa (!) assistetti ad una visione de “Il ciclone” dove la gente rideva come se stesse facendo un contest a chi rideva di più trattenendosi a stento dal cadere giù dalle poltrone. Sembrava avessero preso 70 persone passate decenni sull’ isola della “non risata” e poi l’avessero liberate là.

La stessa sensazione, l’ho provata ieri durante “Il Sol dell’ avvenire”, l Ultimo film di Moretti, con la gente che si sganasciava dalle risate ad ogni spiritosaggine media.

La trama è più o meno questa, Nanni Moretti “as himself” (sulla falsariga di Gigi d alessio in Annarè che interpretava proprio se stesso) sta girando un film sulla sezione del pc del quarticciolo a Roma nel 56 con silvio orlando e barbora bobulova. Moretti scandisce ogni singola parola al punto che questo film puo tranquillamente essere visto anche da chi non parla ‘italiano. La moglie-Margherita Buy- lo lascia perchè parlano di tutto ma mai di loro– e la cosa scatena in lui una serie di pseudoflashback sugli albori della loro storia, ma gli rida anche la voglia per dare un finale più ottimista al suo drammone che intanto attraversa varie traversie produttive.

ora, io lho detta così, ma è solo perchè io sono un genio. il film in realtà non ha una vera e propria trama, sono tutte scenette e semi scenette e persino delle mini gag fine a se stesse.c’è lui che va da netflix, lui lui che conosce il fidanzato della figlia che è pero’ 75 enne /ahahaha grasse risate. è come vedere una puntata di vita da carlo o di, bo, i cesaroni? non l’ho mai visto ma credo fosse cosi, no?

C’ anche una lectio magistralis centrale che minchia non finiva mai sul fatto che i film pulp di oggi fanno schifo e che glorificano la violenza che mi trova d accordissimo ,ma non sottovaluterei neanche il male dei film recitati una merda con le comparse che guardano in camera . o dei film che hanno al suo interno il tremendo nipote di silvio orlando

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