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LA SAGRA DEL MEGA EGO: “THE GREATEST LOVE STORY NEVER TOLD”, aka il documentario di Jennifer Lopez

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LA SAGRA DEL MEGA EGO: “THE GREATEST LOVE STORY NEVER TOLD”, aka il documentario di Jennifer Lopez

Immaginate un documentario così’ ridicolo che ha al suo interno la sua intera parodia: in effetti non capisco perchè Prime non abbia sponsorizzato – ma lo ha sponsorizzato, in generale, sta cacata sciolta?- così il perdibilissimo documentario di e con jennifer lopez “the greatest love story never told”

Ad Amazon avrebbero dovuto letteralmente dire infatti “vedete un film, ma è come se ne state vedendo due! ed uno è uno sketch comico” invece che blaterare

The Greatest Love Story Never Told follows Jennifer Lopez as she attempts her most daring project yet: independently producing a new album and cinematic original that explore her twenty-year journey to self-love

che è comunque abbastanza comico allo stesso modo.

Jlo in questo documentario si mostra “raw” e “au nature” e “senza filtri” che è un pò una sua ossessione e che lei davvero pensa essere il suo marchio di fabbrica dai tempi di jenny from the block, cosa francamente ridicola per una che è

1) J LO

2) perennemente fonata, in tiro, truccata, agghindata.

E Infatti non è vero, ed anche quando senza trucco non è senza trucco, ripresa a due metri o con dei fari, mentre ripete “sono con la mia agente da, cosa, 22 anni?”sottolineata come fosse un vero e proprio segni di divinità , idem con il fatto che lei e il suo manager scherzano e giocano e sono amici come il primo giorno invece di, non so, mandargli delle tarantole morte via posta. Nel mondo di jlo il comportarsi da essere umano che ha decenti rapporti con colleghi, amici e mariti è visto come qualcosa degno di un documentario su prime.

anche se jane fonda con esattamente metà pelle del viso ha detto di si al progetto ego faraonico di jlo ed appare in una delle scene meno credibili della storia non solo del cinema, ma della comunicazione , non tutti hanno avuto la stessa prontezza, e non a caso il momento clou di tutto il doc è decisamente quello in cui una lista di attori di vario grado (bad bunny?) dicono no a jlo, che evidentemente aveva chiesto a qualcosa come 35 “vip vari” di far parte al suo film : non è tanto la scena che spiega come quelli che jennifer probabilmente considerava amici e chiamava “amoreh” ad ogni evento in realtà non si rendono disponibili neanche per un puzzoso cameo, ma per come i produttori subito si affannano a trovare giustificazione a questi dinieghi per non far sentire JLO umana o passibile di un “NO”. ma ovviamente neanche per un secondo, Jennifer ovviamente non pensa che se nessuno di nessuno vuole lavorare con lei è, magari, e la butto là, eh, per LEI, no! A suo dire “non ero convinti dallo script”

credo che giusto nel caso in cui il film si chiami ” jlo presents: hitler was a nice dude” uno legga uno script prima di negarsi per un CAMEO. avete capito cos’è un cameo? jlo lha capito? i suoi due terrorizzati produttori l hanno capito? non dovevano neanche stare davvero sul set! potevano girarlo da dov erano! hell, i backstreet boys e britney hanno fatto un film intero così!

a proposito di camei , Ben affleck ovviamente fa quella cosa di apparire solo 12 secondi , quasi sempre in scene in cui consola la moglie dalla sua difficilissima vita, ma sono tutte scene in lontananza a solo uso e consumo delle donne rosicone. per il resto il doc è una sequela di “tizi” incogniti che fanno a turno nel complimentare jennifer lopez per cose incredibilmente fantastiche come l’essere “fedele a se stessa” o “share her truth”

insomma, tutta roba induci coma, noiosa o ridicola , a seconda dei momenti , che mi ha ricordato in alcuni momenti il megalomane libro di matthew mc canaughey ,con la differenza che quello potevi buttarlo nel cassonetto o dalla finestra, questo ti rimarrà nei suggerimenti amazon (perchè???) per sempre, e ora ogni volta che sentiro “under pressure” penserò al ridicolo montaggio di jlo che si affanna a cercare i soldi per il suo carcassa-umana di bio pic come se non avesse 500 milioni di dollari cash probabilmente nel comodino di casa (vicino ad una copia del libro di mc caunaghey!)

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