RECENSIONE: Confidenza di Daniele Luchetti
Quando facevo forse la prima media vidi “La Scuola” e mi ricordo che ero incredibilmente convinta che quella sarebbe stata la mia esperienza al liceo e non vedevo l’ora, francamente. Ora, non se ne capisce bene il perchè, il film è ambientato nell’ estrema periferia di Roma, tra teen mum d’antan, fidanzati che non vogliono mandare le loro “donne” a scuola, edifici talmente fatiscenti da crollare (ora forse capisco il fidanzato di prima!)
La spiegazione in realtà è nella regia di Luchetti, bravissimo davvero nel rendere una storia “irreale fino all astrazione” come completamente credibile, e soprattutto nel trasformare Silvio Orlando in un uomo piacevole.
Bene! dimenticate tutto questo, perchè in “Confidenza” è il fintismo astrale a vincere. Teresa, che dovrebbe avere 18 anni, è interpretata da una 34 enne che ne dimostra 45 . Tutte le scene in cui la gente si preoccupa perché è “piccola” o in cui lei viene interrogata al liceo sono disarmantemente ilari. Immaginate di piazzare, non so, la Hunziker, in una scena in cui va a fare la fila per i quadri, contornata invece da veri 19 enne che intanto esultano (non si capisce poi perchè la piu brava della scuola dovrebbe andare a visionare i quadri con cotanta stizza e paura) abbracciare una vera 18 enne mentre si dicono a vicenda “U, che bello!”
ed ho fatto il nome della Hunzicker ma è davvero un nome a casu, perchè la prescelta in questione è be. non esattamente la Hunzicker, diremo. Io posso sopportare la sospensione della realtà per le scene in cui devo credere che una semi 40 enne -con una voce poi da karim capuano- abbia 19 anni, ma non anche l’aspetto della maschera del leone nella bella e la bestia di cocteau
Siamo a Roma negli anni 80: Elio Germano interpreta un professore praticamente senza difetti: non solo è l’ unico professore di bell aspetto mai visto al mondo, con la barbara perfettamente illuminata da raggi di sole perfettamenti tramontanti nell aula- si vede che a loro piace andare a scuola alle 18- ma insegna ai suoi alunni “volendogli prima di tutto bene” , e non solo si innamora non della sosia di Emma Marrone delle scene dopo o della sosia della mia amica modella B, no! della bruttarella ,orfana e poverella Teresa. ai giorni nostri Teresa è diventata una matematica coi controcazzi, che insegna al Mit Di Boston (attenta alle sparatorie, Terè!) e che quando alloggia a Roma non lo fa all autogrill AGIP-SOLO A ORE , ma ad un hotel tutto arredato di blu che deve essere una sorta di sinonimo di mega richness, ma ad inizio storia Teresa è una college drop out che fa la cameriera in una trattoria e che torna a studiare solo grazie all insistenze -aka le trombate- del suo ex professore. I due iniziano una storia d’ amore che è tutta un drammone e che si chiude quando lui confessa a Teresa il suo più grande segreto-dietro richiesta di lei- cosa che a quanto pare orrendizza così tanto la nostra da farle fare un trasloco improptu nella notte dove scappa ma dove soprattutto svuota l’armadio senza fare rumore – richiedo corso accelerato per i miei vicini-asap
Germano si riprende iniziando a corteggiare e poi a sposare la collega Puccini, che non solo è una gnoccolona come poche ma non recita assolutamente come la contessa de il paradiso de le signore. Francamente non ho nulla da dire su tutta seconda parte. E non solo io , ma neanche chi ha fatto sto film. sono solo scene di gente che fa conferenze, o che va a cena, che va a un colloquio, che fa dei traslochi, o che parla, poi c’è Germano che forse vuole fare sesso con la Isabella “cougar” Ferrari, però poi ci ripensa (????e allora che cavolo ho guardato!!!) tre maranza che “je mbroccano” a Germano. Ma il vero clou è il finale, quando per una serie di motivazioni neanche troppo chiare, il presidente de la Repubblica in persona (uh la la ! ahaha!) dovrà dare un premio a Germano, il quale però ha paura che Teresa dirà qualcosa di imbarazzante nella premiazione- c’è anche lei di mezzo, inspiegabilmente, nonostante il continuo tentativo di spiegarlo- e che racconti il gran segreto. Solo che, arrivato a questo punto, hai visto milioni di scene di gente che chiacchera e che litiga e che fa colazione, o che citofona, porcamiseria, hai visto persino due cacchio di traslochi voglio ricordarlo ,due (tutto ampiamente saltabile eh, sopratutto i traslochi) e sei talmente stanco e non te ne frega più niente, che dici :”ha ammazzato qualcuno? è un brigatista?” sei praticamente diventato Mario Brega in un sacco bello che dice
“Daje vabbe parla va racconta va, ma che siete ?na setta? na tribu? i carbonari? i masoni? racconta AHO!”
Ma, eh, è abbastanza inutile perchè il segreto non viene fuori. Hai sopportato un buon 40 minuti di scene della Ferrari che in ultimo non serviano ANIENTE , scritto proprio così, e finti tentativi di suicidi o di morte varie, per, bo, vedere Elio Germano invecchiato- a quanto pare da vecchio Elio Germano cambia anche colore di capelli e di pelle, diventando magrebino- e pochissimo altro, tipo un murales della Roma dentro casa -mia nonna è di Roma, confermo, è in tutte le abitazioni.
voto: le esterne di isabella ferrari e elio germano che finiscono in un nulla di fatto, chiudendo la frequentazione perchè “la scintilla non è scattata, maria”