debugging film amati: il diavolo veste prada
ah il diavolo veste prada! che goduria! un film così falso che mai diresti basato su una true story e con cosi pochi bei vestiti che mai e poi mai diresti minimamente connesso al concetto di buon gusto, figuriamoci di moda con la M maiuscola
chi non esce di casa così?
la nostra protagonista viene chiamata per fare da assistente ad una caporedattrice e già questa cosa mi manda alle vacche: che cavolo di biosgno c’è di prendere una che ha una laurea in giornalismo per fare sta cosa e soprattutto cosa gliene frega a lei di fare la stagista ?
andy va al colloquio senza sapere un cazzo della rivista, conciata da barzelletta ma in ogni caso la prendono perchè il film deve cominciare
prondo? chi? dolce e cubana?
andi all inizio fa solo casini e tutti la odiano, ma poi inizia a diventare benvoluta ed anche brava a prendere le ordinazioni del caffè quando inizia a vestirsi con la roba avanzata dagli shooting (immagino. bo. o di chi so?)
mmm che bel completino!
c’è anche un sedicente importantissimo scrittore mondiale che ci prova con lei manco non fosse perennemente circondato da fregne in ogni inquadratura
ehi baby bevi questo, ti farà bene
il fidanzato fortunatamente ha un telefono fisso tra i fornelli dove lavora quindi controlla abbastanza bene
alla fine i due si ricongiungono in un bar che se continua così a clienti mi sa che tra un pò chiude
The legendary Meryl Streep plays Miranda Priestly, the prickly, powerful fashion editor loosely based on Vogue’s Anna Wintour. Streep took her role seriously: on the her first day on set, she apparently approached Anne Hathaway, who plays the young, fashion-clueless Andy, and said, “I think you’re perfect for the role. I’m so happy we’re going to be working together.” She then continued, “That’s the last nice thing I’ll say to you.” La Streep was true to her word—it was indeed the last nice thing she said to Hathaway on set.
Streep made a few small but significant changes to the script and her character. When Miranda opens up to Andy about her divorce, she isn’t wearing any makeup; this was Streep’s idea. Also, Miranda’s line at the end of the film, “Everybody wants to be us,” was originally “Everyone wants to be me.” Streep found the line too self-involved, and changed it at the table reading. Watch a master at work, people!
Streep initially turned down the role of editor-in-chief Miranda, as she said the money on offer wasn’t “reflective of my value to the project.” Lean in, girl.
To get into the character of Andy, Hathaway volunteered as an assistant at an auction house before filming began.
virginiamanda
6 anni agoSono d’accordo, la trama è abbastanza ridicola, almeno l’inizio. In un posto del genere non ci si finisce per caso e soprattutto non ci si presenta impreparate.
Ho trovato molto più verosimile un film recente (forse di tre, quattro anni fa) della Hathaway o come si scrive quel cognome: The intern, con De Niro. Te lo consiglio, si parla sempre di stagisti ma da un punto di vista diverso.
claudia mastro
6 anni agothe intern l’ho visto al cinema si carino un pò lungo e forse un pò indeciso tra realismo (la crisi, le famiglie in cui lei lavoro e lui no etc)e pure commedia. la cosa che lei va completamente impreparata e non ha mai sentito la rivista (bon manco io guido ma so cos’è QUATTRORUOTE) era esagerato.