la hbo ha greenlittato un pò di tempo fa questo show “here and now” la cui premessa è gia ridicola: è infatti scritto da alan ball e il suo compagno di vita-non sceneggiatore- che tral’altro ha anche una parte nel serial (??)
già questa mossa alla “antonella clerici che piazza il fidanzato a fare l’autore de la prova del cuoco” fa un pò horror, poi andiamo nello specifico della serie : han è la storia di una famiglia americana con 3 figli adottivi (tutti bellissimi, tral’altro) e i suoi problemi per questa cosa
i genitori della famiglia sono tim robbins e holly hunter: due premi oscar, insomma. ecco dire che fanno le comparse è poco. non solo i loro ruoli sono stra stereotipati (lei una ex 68ina, lui un professore con amante , praticamente bill e hillary clinton) ma loro li recitano con la faccia di chi non vede l’ora di passare a prendre l’assegno, soprattutto lui (lei si limita a recitare una merda )
i figli come dicevamo sono praticamente tre modelli: una di colore , un vietnamita ed un bellissimo colombiano che manco se apri un catalogo ck becchi 3 cosi perfetti.
che poi con la nera pure pure, (anche se ripeto è di quelle nere piu somiglianti a naomi campbell che alla sorella prostituta e con lhiv di mariah carey) ma il vietnamita l’unico problema che ha è quello di fendare le donne che gli si buttano ai piedi in continuazione e il colombiano poi è tanto bianco quanto il tipico ciccione del kansas con la maglia w bush quindi per lui il problema sarà: deve affrontare il fatto che é gay (e sta con un altro gay fico come la luna)
penso di non aver mai visto uno show venuto male come questo. é come vedere un incidente. non è brutto come vedere che so, baywatch, è quel brutto presuntuoso.
tim robbins terribilmente a disagio mentre holly hunter su di giri come una che si è fatta 8 pere direttamente nel bulbo oculifero sono la vera mannaia, i figli diciamo già più coinvolti, anche perchè nessuno dei 4 è noto e pèrobabilmente pensava wow, ho un contrattao con l hbo, è fatta
ed invece mi sa che ste altre 2 inutili puntate e poi è fernuta qua, cari miei. e deo gratias